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VACCINAZIONE DI MASSA: GLI INGREDIENTI DEL DISASTRO

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2010 15:22
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Re:
®@ffstef@n, 18/09/2009 20.58:

Caro Pino

Invitalo a visitare questa pagina : theflucase.com/

speranzoso che poi ci dica cosa ne pensa.

Ciao

Raffaele




Ho appena sentito il mio amico Radian.

Gli ho inviato la mail.

Domani sera, mi da una risposta.







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*Lettera ai genitori sulla “Nuova Influenza”*



Cari genitori,ogni giorno parliamo della nuova influenza,
e mi chiedete se sia utile e
sicuro vaccinare i bambini.

La mia risposta è NO! Un ‘no’ motivato e ponderato, frutto delle analisi

delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale.
Un
‘no’ controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società
scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti:
avranno le loro ragioni.



/Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto

L’epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità:
il virus
A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale:
febbre, mal
di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse.
Non sarà l’unica
patologia che colpirà i bambini in questo inverno,
e non sarà facile
distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi)
virus capaci di
infettare i bambini.
I test rapidi per identificare il virus
dell’influenza A
hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%).
Il test quindi
non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1.

Sembra però essere un virus molto contagioso,
ed è stato dichiarato lo
stato di pandemia.
La sola parola-pandemia-fa paura.

Ma questa
definizione è stata appositamente modificata,
facendo scomparire il
criterio della gravità,
cioè della mortalità che la malattia può
provocare.

La nuova influenza può colpire più persone,
pare, ma provoca
meno morti di qualunque altra influenza trascorsa.
La mortalità, ossia
il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati,
registrata finora
nei paesi dove l’A/H1N1 è circolato ampiamente
è dello 0,3% in Europa e
dello 0,4% negli USA.
In realtà potrebbe essere ancora inferiore.
Perché
generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza
(e
quindi i contagiati possono essere molti di più),
ed alcuni decessi
possono essere dovuti ad altre cause e non al virus
(anche se ad esso
viene data la responsabilità).


Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza,
se si
soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica,
di una
malattia immunitaria, o se si è anziani.


Le cifre variano in base alla fonte dei dati.
Per esempio in Gran
Bretagna sono stati registrati 30 morti
su centomila casi e negli USA
solo 302 su un milione di casi.
Nell’inverno australe (che coincide con
l’estate in Italia)
in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile
128 ed in Nuova Zelanda 16.
Quasi alla fine dell’inverno australe,
sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi.
Per fare un
paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno “normale”
i
decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.


La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone
di età
minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore
sembrano avere
un certo grado di protezione,
a seguito di epidemie passate dovute a
virus simili.


Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda
persone sopra i 65
anni di età,
l’influenza A colpisce invece prevalentemente persone di
età inferiore
(solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di
età sopra i 65 anni).
Ma, in numero assoluto, l’influenza A provoca
pochi decessi tra i giovani;
negli USA ogni anno muoiono per influenza
stagionale
circa 3600 persone sotto i 65 anni,
mentre finora ne sono
morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A.
In Australia ogni
anno per l’influenza stagionale muoiono
circa 310 persone sotto i di 65
anni.
A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A,
di
cui circa 119 sotto i 65 anni.



/Perchè allora il panico?


Quanto successo nei Paesi dell’Emisfero australe ci rassicura:
l’influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone.

Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico.

E’ un
tipico esempio di “invenzione delle malattie” (disease mongering).
Non
si tratta della prima volta.

Nel 2005 l’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS)
aveva previsto fino a sette milioni di morti per
l’influenza aviaria.
Alla fine i morti furono 262.


Si tratto’ di un
gravissimo errore prognostico?

Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan)

l’attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un
giro di oltre 10 miliardi di dollari.



/I medicinali funzionano?

Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali,
Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia
e su individui già ammalati l’azione dimostrata di questi farmaci
è di
poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell’influenza.
Ne’ va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti.
Il 18% dei bambini in età scolare del Regno
Unito,
a cui è stato somministrato l’Oseltamivir contro l’A/H1N1,
ha
presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.


/…E i vaccini?


I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di
sperimentazione.

Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno
efficaci e sicuri,
ma vengono pubblicizzati, con gran clamore.


Basta che
il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus)
per
rendere inefficace il vaccino già messo a punto.

Sulla sicurezza sia
l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)
che l’Agenzia del farmaco
europea (EMEA)
dichiarano necessaria un’attenta sorveglianza.

Alcuni
vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati
su poche
centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.

Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l’influenza stagionale,

sappiamo che ha un’efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è
assolutamente inutile nei minori di due anni.
Esistono anche dubbi circa
la sua efficacia negli adulti e negli anziani.


Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l’influenza A,
ma ricordiamo
che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile,
anche allora con
una gran fretta per un pericolo di pandemia,
ed il risultato fu
un’epidemia di reazioni avverse gravi
(sindrome di Guillan-Barrè, una
malattia neurologica),
per cui la campagna di vaccinazione fu subito
sospesa.

La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un’influenza
come quella A,
la cui mortalità è così bassa.
Conviene non ripetere
l’errore del 1976.


Un’altra motivazione a favore della vaccinazione
è il cercare di ridurre
la circolazione del virus A/H1N1
per diminuire le opportunità di
ricombinazione con altri sottotipi.
Ma attualmente non esistono
strumenti o modelli teorici
per prevedere una eventuale evoluzione
pericolosa del virus.
Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di
massa
potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.



/Come curarsi?



Per curare l’influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione,
una
alimentazione adeguata, una igiene corretta.
Non si deve tossire davanti
agli altri senza riparare naso e bocca,
bisogna evitare di toccarsi il
naso, la bocca, gli occhi,
facili vie di accesso dei virus,
occorre
lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone.
Non è
dimostrato che l’uso di mascherine serva a limitare
la propagazione
dell’epidemia.


Se decidete comunque per la vaccinazione,
vi verrà richiesto di firmare
il “consenso informato”, una informativa sui rischi.

Leggetelo bene,
prima di decidere,
chiedete informazioni scritte sui benefici e i
rischi.
Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati,
che sia
attivato un programma di sorveglianza attivo,
capace davvero di
registrare e trattare i gravi problemi di salute
che possono presentarsi
dopo la vaccinazione.
Chiedete e chiediamo che si prevedano
risorse
economiche per l’indennizzo ai danneggiati.

Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.


Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale


Pisa 6 settembre 2009
Per la stesura della lettera ho utilizzato quanto scritto dal Dr J. Gérvas:

http://www.equipocesca.org/Gripe
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/Gripe_A, paciencia y tranquilidad
http://www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08/gripe-a-paciencia-y- tranquilidad-9.doc
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08 /gripe-a-paciencia-y-tranquilidad-9.doc.

e la
Lettera aperta sulla nuova influenza dell'Associazione Culturale Pediatri.

Eugenio Serravalle autore di
Bambini super-vaccinati
Fonte: www.bambinonaturale.it
  http://scienzamarcia.blogspot.com/

[Modificato da ®@ffstef@n 19/09/2009 16:15]
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19/09/2009 16:19
 
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Fonte--->Il vaccino per l'influenza A/H1N1 è dannoso per la salute

 

Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), rende noto che il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà messo in circolazione privo del foglietto illustrativo che per legge dovrebbe contenente posologia, modalità d'uso ed effetti indesiderati di ogni farmaco.

Nella composizione del vaccino viene anche prevista l'utilizzazione dell'adiuvante MS 59“.

L’MS 59 è il derivato oleoso di un prodotto ideato per la guerra del golfo con capacità altamente distruttive per il corpo umano. Alcuni esperti della sanità affermano che questo principio debba rientrare nella categoria delle armi biologiche o farmacologiche.
E' sintomatico che la legislazione impone che l'utilizzo del MS 59 debba essere molto limitato negli esperimenti con gli animali e non prevede assolutamente il suo utilizzo sugli uomini.


Gli immunologi sostengono la tesi secondo la quale una dose anche microscopica di poche molecole di adiuvante iniettato nel corpo umano causa notevoli disturbi al sistema immunitario. Questi coadiuvanti sono in grado di alterare il sistema immunitario favorendo l'insorgenza di malattie autoimmuni in cui la reazione immunitaria viene diretta contro il proprio organismo.
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19/09/2009 16:30
 
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Fonte-->Utilizzate Nano-particelle in Vaccini non testati per l'influenza H1N1

I vaccini approvati dalle competenti autorità governative per la vaccinazione contro la supposta Influenza Suina H1N1 sono risultati contenere nanoparticelle. [1]

I produttori hanno sperimentato le nanoparticelle quale via per "supercaricare" i vaccini per un arco di tempo di svariati anni.

Ora però è saltato fuori che i vaccini approvati per essere utilizzati in Germania e nei paesi europei contengono delle nanoparticelle in una forma che è risultata attaccare cellule sane e che può essere una forma mortale.

Nel 2007 i ricercatori dell' Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, hanno annunciato di aver messo a punto una "nanoparticella che può veicolare vaccini in modo più efficiente, con minori effetti collaterali ed ad un costo frazione di quello delle attuali tecnologie per i vaccini."

L'articolo prosegue descrivendo gli effetti del salto di qualità effettuato: "
A soli 25 nanometri, queste particelle sono così sottili che una volta iniettate, nuotano nella matrice extracellulare della pelle e vanno di filato ai linfonodi.
Entro pochi minuti raggiungono una concentrazione di cellule D migliaia di volte maggiore che nella pelle. La risposta immunitaria può essere quindi estremamente forte ed efficace".

C'è un solo piccolo problema, con i vaccini che contengono nanoparticelle : possono essere mortali o, come minimo, causare danni irreparabili per la salute.

Le nanoparticelle, presentate dai mezzi di comunicazione di massa allineati come una meravigliosa rivoluzione della scienza, sono particelle già messe in produzione, molto più piccole delle mortali particelle di amianto che, prima di essere dichiarate fuorilegge, hanno causato gravi danni ai polmoni e morti.

Particelle di nanodimensioni (1 nm = 0,000000001 metro), si fondono insieme con le membrane del nostro corpo e, secondo studi recenti condotti in Cina ed in Giappone, una volta introdotte nel corpo, vanno avanti a distruggere le cellule senza sosta. Una volta che hanno interagito con la struttura cellulare del corpo, non possono più essere rimosse.

La medicina moderna chiama eufemisticamente tale fenomeno una 'reazione infettiva continua'. Dopo lo scandalo dell'amianto, è stato appurato che particelle di dimensione inferiore ad un milionesimo di metro - a causa della loro enorme forza attrattiva - penetrano in tutte le cellule distruggendo tutte quelle con le quali entrano in contatto.
 Le nanoparticelle sono ben più piccole delle fibre di amianto.

Prove effettuate a Pechino dimostrano gli effetti mortali sull'uomo

Il fatto che il WHO, l'European Medicines Evaluation Agency, ed il German Robert Koch Institute ed altri enti medici permettano oggi che la popolazione venga iniettata con vaccini ampiamente non sperimentati contenenti nanoparticelle, la dice più lunga sul potere della lobby farmaceutica sulle politiche europee di quanto non dica sulla integrità morale e professionale di quei servi civili, responsabili della salute pubblica.

Il numero di settembre 2009 del quotato European Respiratory Journal, il 19 di agosto ha reso pubblico - e disponibile online sino al 21 agosto - i contenuti di un articolo sottoposto a revisione autorevole avente come titolo: "L'Esposizione alle nanoparticelle è correlata con il versamento pleurico, la fibrosi polmonare ed il granuloma. "

L'articolo descrive esperimenti portati avanti nel 2008 su sette giovani donne, presso il selezionato Beijing Chaoyang Hospital [Ospedale di Pechino, N.d.R.] .

Tutte e sette, di età fra i 18 ed i 47, sono state esposte a nanoparticelle per un periodo dai 5 ai 13 mesi, sul proprio posto di lavoro.

Tutte sono state ricoverate nell'ospedale con dispnea e versamento pleurico o con eccesso di liquidi nei polmoni, eccesso che impediva il respiro.

Nessuna delle sette aveva mai fumato e nessuna faceva parte di un qualche specifico gruppo a rischio.

I Dottori hanno condotto con attenzione tutti gli esami del caso ed hanno confermato che i problemi polmonari condividevano una medesima eziologia: la respirazione regolare di nanoparticelle nelle rispettive aziende.

In effetti erano tutte erano state esposte all'inalazione di nanoparticelle di Polyacrylato.

Gli esami hanno confermato che le nanoparticelle avevano messo su nelle pazienti una "super-reazione-di-fusione." Nonostante tutti gli eroici sforzi del personale medico, due delle sette donne sono morte per complicazioni polmonari.

Nei loro resoconti gli scienziati giungono a delle conclusioni così allarmanti che è necessario citarle per esteso:

"Sono stati condotti test immunologici, esami batteriologici e virologici, ricerche dei markers tumorali, broncoscopia, toracoscopia interna e chirurgia toracica video-assistita. Sono state condotte indagini sui posti di lavoro, osservazioni cliniche ed esami delle pazienti. E' stata confermata la presenza del Polyacrylato - costituito da nanoparticelle - nei posti di lavoro. L'esame anatomopatologico del tessuto polmonare delle pazienti ha mostrato un'infiammazione polmonare aspecifica, una fibrosi polmonare e granulomi corpo-estranei della pleura. Usando la microscopia a trasmissione di elettroni, sono state osservate le nanoparticelle collocatesi nel citoplasma e nel carioplasma delle cellule epiteliali e mesoteliali dei polmoni, ma anche presenti nel fluido toracico. Ciò ha destato la preoccupazione che un'esposizione prolungata alle nanoparticelle - senza misure protettive - possa essere collegata a gravi danni ai polmoni dell'uomo."

Attualmente, studi sugli animali ed esperimenti in vitro mostrano che le nanoparticelle possono produrre danni polmonari ed altri effetti tossici sugli animali, ma prima della ricerca di Pechino, non era stato prodotto alcun resoconto sulla tossicità clinica negli esseri umani.

La ricerca del Beijing Chaoyang Hospital ha ora confermato in modo definitivo che le nanoparticelle causano danni polmonari ed altri effetti tossici anche negli esseri umani.

Attualmente, dato che due dei vaccini autorizzati e programmati per la distribuzione di massa - in Germania ed altrove - contengono nanoparticelle, il venir meno dei funzionari qualificati e responsabili della salute pubblica e dell'epidemiologia che non hanno ordinato un'immediato congelamento della distribuzione di qualsiasi vaccino contenente nanoparticelle, può solo essere considerato equivalente ad una negligenza criminale.

Speriamo che le autorità deputate reagiscano per tempo al fine di evitare una possibile catastrofe sanitaria il cui ordine di grandezza sarebbe ben maggiore del peggior scenario di influenza suina attualmente riferito [affermazione del tutto retorica dal momento che appare evidente come le autorità delle varie nazioni stiano cospirando al fine di esporre deliberatamente le popolazioni al rischio costituito dallo squalene come dalle nanoparticelle, così come hanno cospirato fino adesso nell'esporre le loro popolazioni ai rischi correlati all'irrorazione sempre più frequente delle
scie chimiche, N.d.R]

Per
InfoWars: F. William Engdahl
16 settembre 2009

Traduzione di
Alessandro Nucci

[1] Nanoparticelle - Nanosfere o Nanocapsule: in campo farmaceutico, sono sistemi a matrice polimerica impiegati per la veicolazione di principi attivi particolarmente citotossici o con rilevanti problemi farmacocinetici. Attualmente alcune formulazioni sono nella fase II della sperimentazione.
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19/09/2009 16:40
 
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Fonte--->L'associazione culturale pediatri: non c'è affatto pandemia, no a misure drastiche

Lettera aperta ai politici, ai professionisti della salute e ai mezzi di comunicazione


Quello che sappiamo per certo di questo nuovo virus influenzale A/H1N1,
è che per ora si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza
stagionale.

Diventa perciò difficile capire perché sia stato dichiarato lo stato di
pandemia,modificando addirittura i criteri della definizione
(è scomparsa ad esempio l’elevata mortalità), come spiega Tom Jefferson della Cochrane vaccines field in un’intervista a Spiegel.
Nessuno è però in grado di dire se in futuro questo virus si modificherà e diventerà pericoloso. Il suo comportamento, come quello di tutti i virus, è assolutamente imprevedibile.



La bassa mortalità, ossia quanti morti rispetto ai casi, riscontrata finora nei paesi dove l’A/H1N1 è già circolato ampiamente (dello 0,3% in Europa e 0,4% negli USA), potrebbe essere in realtà ancora inferiore perché facilmente diversi casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza e alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause presenti e non al solo virus.


I sintomi della nuova influenza sono assai generici (febbre, tosse, raffreddore, dolori muscolari, malessere, vomito o diarrea) e, come quelli dell’influenza stagionale, possono essere causati da molti altri virus o batteri. Questo è uno dei motivi per cui il fenomeno “influenzale” nel suo complesso, viene generalmente sovrastimato.



I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione.

Nessuno è in grado oggi di sapere
se e quanto saranno efficaci e sicuri.
Ma per diventare aggressivo il virus dovrebbe cambiare
(per mutazione? riassortimento con altri virus?),
quindi i vaccini mirati al virus attuale, potrebbero non essere utili.


Sulla sicurezza sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l’Agenzia del farmaco europea (EMEA), fanno presente la necessità di un’attenta sorveglianza postmarketing per rilevare eventuali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi con l’uso su grandi numeri, anche perché alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove.
Abbiamo già visto durante la pandemia del 1976, diversi casi di Guillain-Barré (una neuropatia periferica) associati alla vaccinazione di milioni di americani contro un virus anch’esso di derivazione suina.
Chi decide di vaccinarsi, dovrebbe firmare un “consenso informato”
che illustri con precisione benefici e rischi.



Quanto al vaccino contro l’influenza stagionale, recenti studi confermano i dubbi sulla sua efficacia sia nei bambini che negli anziani. E sotto i 2 anni di età, è risultato del tutto inefficace.


Non si vedono quindi motivi per offrire la vaccinazione stagionale ai bambini sani, per la quale oltre a tutto, ci dice il Center for Disease Control europeo (ECDC), per prendere decisioni servono informazioni basilari come l’impatto della vera influenza (numero di casi, ricoveri e complicazioni) nelle varie età dell’infanzia.
Informazioni che non abbiamo.


Riguardo agli antivirali
a cui il nuovo virus è risultato sensibile in laboratorio - Oseltamivir (Tamiflu) e allo Zanamivir (Relenza) - non sappiamo quanto siano efficaci “in vivo”.
Per ora non abbiamo studi al riguardo.
 Si sa però che entrambi sono poco efficaci verso l’influenza stagionale e sono già state segnalate resistenze del nuovo virus all’Oseltamivir, in alcuni paesi (Danimarca, Giappone, Cina, USA).

Inoltre non va dimenticato che gli antivirali possono dare a volte effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito a cui è stato somministrato l’Oseltamivir in occasione dell’epidemia di A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.

Gli antivirali vanno quindi usati solo su indicazione medica e solo per casi gravi o persone in cattive condizioni di salute.
Sull’uso dei vaccini e degli antivirali, c’è chi come Ernesto Burgio (direttore scientifico di ISDE, Medici per l’ambiente) esprime un’ulteriore perplessità: entrambi potrebbero favorire la mutazione del virus verso ceppi più aggressivi.




Cosa fare?


Andrà innanzi tutto mantenuta calma e lucidità, di fronte alle notizie allarmanti diffuse quotidianamente dai mezzi di comunicazione.
Se i casi di influenza saranno più numerosi del solito o il virus dovesse diventare aggressivo, sarà importante permettere ai medici e alle strutture sanitarie di dedicarsi ai pazienti più gravi.

La chiusura delle scuole – con tutte le sue ricadute sociali - potrebbe essere presa in considerazione solo se in futuro dovesse circolare un virus altamente aggressivo (non l’attuale A/H1N1). In tal caso andrebbero chiusi anche tutti i luoghi di ritrovo come i cinema, le discoteche, ecc.



Potremo invece mettere in atto da subito
le uniche misure che si sono dimostrate efficaci
nell’impedire la diffusione di tutti i virus respiratori
(come l’H1N1 anche se dovesse cambiare):

- lavarsi le mani spesso e accuratamente, con acqua e sapone

- ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce
(e dopo lavarsi le mani)

- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus
- stare a casa quando si hanno sintomi di influenza

- evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi


L’uso della mascherina è risultato efficace negli ambienti di assistenza sanitaria, mentre per altre circostanze l’efficacia non è stata stabilita.


Luisella Grandori

Responsabile Gruppo vaccinazioni ACP

Michele Gangemi
Presidente ACP
tratto da www.megachipdue.info


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QUESTA LA RISPOSTA DEL DOTT. RADIAN!

Pino



Da: mohammad ali radiantehrani
Data: 19/09/09 19:08:50


A: PINO LUPO
Oggetto: VACCINO


27 agosto 2009
I pediatri e l’influenza A: vaccini anche sotto i 2 anni
Descrizione e modalità di aggiornamento
ll vaccino contro l´influenza pandemica si sta rivelando sicuro, ma i test per controllare che non ci siano effetti collaterali si concluderanno solo a metà settembre. Alcuni pediatri propongono di vaccinare anche sotto i 2 anni. Ne danno notizia tutti i principali quotidiani nazionali.
«L´ideale sarebbe vaccinare tutti i bambini fin dai 6 mesi - sostiene il responsabile del dipartimento pediatrico dell´ospedale Bambino Gesù di Roma, Alberto Ugazio - ma a novembre le scorte di vaccino saranno limitate e finora sui bimbi di un anno colpiti dal virus non si sono riscontrate particolari complicanze. La scelta non trova concorde il presidente della Federazione dei medici pediatri, Giuseppe Mele, secondo cui la puntura dovrebbe essere estesa anche al di sotto dei 2 anni di età perché i bambini tra 6 mesi e 3 anni rischiano il contagio da influenza stagionale 10 volte di più rispetto agli adulti».
«Il virus H1N1 - spiega Giacomo Milillo, segretario generale della Federazione dei medici di famiglia - è nuovo per il nostro organismo, e quindi è giusto immunizzarsi. Ma in generale non ha dimostrato di provocare gravi complicanze. I nostri 45 mila studi sono pronti a fare il loro compito, quando avremo il vaccino. Il calendario dettagliato dell´immunizzazione e una campagna di informazione per i cittadini dovrebbero essere messe a punto in una riunione fra le Regioni e il ministero il 2 settembre. Non tutti i medici però si fidano troppo del vaccino».
«Prima che il vaccino sia pronto - consiglia il premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier a margine di un congresso organizzato dall'università di Roma Foro Italico - propongo un piccolo trucco per prevenire le infezioni, come l'assunzione dell'integratore a base di papaya fermentata. Funziona, anch'io prendo quell'integratore».





Fonti
Il Messaggero, pag. 12.
La Stampa, pag. 16.
Il Sole 24 Ore, pag. 23.
La Repubblica, pag. 21.
Corriere della Sera, pag. 19.


Dr. Radian Tehrani





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una campagna di informazione per i cittadini dovrebbero essere messe a punto in una riunione fra le Regioni e il ministero il 2 settembre. Non tutti i medici però si fidano troppo del vaccino».



questa riunione c'è stata? a me sembra che si stia facendo una gran confusione su questo vaccino confondendo ancora di più i genitori che non sanno cosa fare!

ogni medico ha la sua teoria in proposito..ma alla fine che fare?

vaccinare..? non vaccinare..?






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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19/09/2009 20:20
 
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In effetti
Anche io avevo riportato un parere di quel che chiamasi
Giuseppe Mele (presidente della Federazione dei medici pediatri)

e dalle 2 istanze assai contraddittorie
spero che non vengono munti dal grandissimo giro di euro che circola
in questi settori.


Propendo per il NO
[Modificato da ®@ffstef@n 19/09/2009 20:23]
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Omicidio di massa?

DI BARBARA MILTON

* Una giornalista accusa l'OMS e l'ONU di bioterrorismo e dell'intento di provocare un massacro*

Con l'avvicinarsi della data prevista per la distribuzione del vaccino anti virus influenzale pandemico A/H1N1 della Baxter, una giornalista investigativa austriaca avvisa il mondo che sta per essere commesso il più grande crimine della storia dell'umanità.

Jane Burgermeister
ha recentemente sporto denuncia presso l'FBI contro l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e molti dei funzionari di più alto rango di governi e società in merito al bioterrorismo e ai tentativi di provocare massacri.

Ha inoltre preparato un'ingiunzione contro l'obbligo di vaccinazione, che è stata presentata in America. Queste azioni seguono le accuse che ha lei stessa presentato lo scorso aprile contro la Baxter AG e l'austriaca Avir Green Hills Biotechnology per aver prodotto un vaccino contaminato contro l'influenza aviaria, sostenendo che sia stata un'azione intenzionale per causare una pandemia e trarne profitto.


*Riassunto delle accuse e allegazioni presentate all'FBI in Austria il 10 giugno 2009*


Nelle sue accuse la Burgermeister presenta prove di atti di bioterrorismo, ossia in violazione della legge degli USA, da parte di un gruppo operante all'interno degli USA secondo le direttive di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, come pure l'OMS, l'ONU e la NATO.

Tale bioterrorismo è finalizzato a provocare un genocidio di massa contro la popolazione statunitense mediante l'uso del virus della pandemia influenzale geneticamente ingegnerizzato con l'intento di causare la morte . Questo gruppo si è impossessato di alti uffici governativi negli USA.

In modo specifico vengono portate le prove che gli imputati come Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, David Tabarro, coordinatore ONU per l'influenza umana e aviaria, Margaret Chan, direttore generale dell'OMS, Kathleen Sibelius, segretario alla salute e ai servizi sociali, Janet Napolitano, segretario del dipartimento di sicurezza nazionale, David de Rotschild, banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, Werner Faymann, cancelliere austriaco, e Alois Stoger, ministro della sanità austriaco, ed altri fanno parte di questo gruppo criminale internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed utilizzato armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e di altri paesi per motivi economici e politici.

I capi d'accusa sostengono che questi imputati abbiano cospirato tra loro e con altri per ideare e finanziare, nonché partecipare alla fase finale dell'attuazione di un programma internazionale segreto di armi biologiche, che avrebbe coinvolto le società farmaceutiche Baxter e Novartis. Hanno fatto questo bioingegnerizzando e poi distribuendo agenti biologici letali, specificamente il virus dell'influenza "aviaria" e il "virus dell'influenza suina" per avere il pretesto di attuare un programma di vaccinazione obbligatoria di massa che sarebbe stato il mezzo per poter somministrare un agente biologico tossico per provocare la morte e altre lesioni alla popolazione degli Stati Uniti.

Quest'azione è in diretta violazione del Biological Weapons Anti-terrorism Act.

Le accuse mosse dalla Burgermeister comprendono le prove che la Baxter AG, la sussidiaria austriaca della Baxter International, ha deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell'influenza aviaria, fornito dall'OMS durante l'inverno del 2009 a 16 laboratori in quattro paesi.

Sostiene che ciò offra una chiara prova che le società farmaceutiche e le stesse agenzie governative internazionali sono attivamente impegnate nella produzione, nello sviluppo, nella fabbricazione e nella distribuzione di agenti biologici classificati come le più letali armi biologiche sulla terra al fine di provocare una pandemia e causare una strage.

Nei capi d'accusa di aprile, ha notato che il laboratorio della Baxter in Austria, uno dei presunti laboratori di biosicurezza più sicuri al mondo, non ha rispettato le norme più basilari ed essenziali per la conservazione dei 72 chili della sostanza patogena classificata come arma biologica in modo sicuro separandola da tutte le altre sostanze secondo le rigorose regolamentazioni del livello di biosicurezza, ma ha lasciato che venisse mischiata con il virus dell'influenza comune e l'ha inviata dai suoi stabilimenti di Orth nel Donau.

A febbraio quando un membro dello staff al BioTest nella Repubblica Ceca ha testato su dei furetti il materiale destinato ai vaccini candidati, i furetti sono morti. Questo incidente non è stato seguito da alcuna investigazione da parte dell'OMS, né dell'UE o delle autorità sanitarie austriache. Non c'è stata alcuna indagine sul contenuto del materiale virale, e non vi è alcun dato sulla sequenza genetica del virus messo in circolazione.

In risposta alle domande del parlamento il 20 maggio Alois Stoger, ministro della sanità austriaco ha rivelato che l'incidente non era stato trattato come un errore di biosicurezza, come avrebbe dovuto essere, ma come un'infrazione del codice veterinario.

È stato mandato un medico veterinario al laboratorio per una breve ispezione.

Il dossier della Burgermeister rivela che la messa in circolazione del virus sarebbe stata un passo essenziale per provocare una pandemia che avrebbe permesso all'OMS di dichiarare una pandemia di livello 6.

Elenca le leggi e i decreti che avrebbero permesso all'ONU e all'OMS di prendere il controllo degli Stati Uniti nel caso di una pandemia. Sarebbero inoltre entrate in vigore leggi che richiedono di osservare l'obbligo di vaccinazione negli Stati Uniti in condizioni di pandemia dichiarata.

La Burgermeister sostiene che l'intera questione della pandemia di "influenza suina" si poggia su un'enorme menzogna e che non esista virus in natura che rappresenti una minaccia per la popolazione. Porta le prove che inducono a credere che sia l'influenza aviaria che l'influenza suina siano state in effetti bioingegnerizzate in laboratorio usando i finanziamenti forniti dall'OMS e da altre agenzie governative, insieme ad altri.

Questa "influenza suina" è un ibrido in parte dell'influenza suina, in parte dell'influenza umana e in parte dell'influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio secondo molti esperti.

L'asserzione dell'OMS che l'"influenza suina" si sta diffondendo e che deve essere dichiarata la pandemia ignora le cause fondamentali.
I virus che sono stati messi in circolazione sono stati creati e messi in circolazione con l'aiuto dell'OMS, e l'OMS è enormemente responsabile della pandemia in primis. In aggiunta i sintomi della presunta "influenza suina" sono indistinguibili da quelli della comune influenza e del raffreddore.

L'"influenza suina" non provoca la morte più spesso di quanto faccia la comune influenza.

[La Burgermeister] nota che i dati relativi ai decessi registrati per l'"influenza suina" non sono coerenti e che non c'è chiarezza in merito a come è stato documentato il numero dei "decessi".

Non c'è potenziale per una pandemia a meno che non vengano effettuate vaccinazioni in massa per usare l'influenza come un'arma con il pretesto di proteggere la popolazione. Esistono motivi ragionevoli per credere che i vaccini obbligatori saranno contaminati deliberatamente con malattie che sono progettate specificamente per provocare la morte .

Viene fatto riferimento ad un vaccino approvato della Novartis contro l'influenza aviaria che ha ucciso 21 persone senza tetto in Polonia durante l'estate del 2008 e che aveva come "misura primaria di outcome" un "tasso di eventi avverso", rientrando pertanto nella definizione di arma biologica dello stesso governo statunitense (un agente biologico progettato per causare un tasso di eventi avversi, ossia morte o lesioni gravi) con un delivery system[1] (iniezione).

[la Burgermeister] sostiene che il medesimo complesso di società farmaceutiche internazionali e di agenzie governative internazionali che hanno sviluppato e messo in circolazione il materiale della pandemia abbia tratto profitto dall'aver causato la pandemia mediante contratti per la fornitura dei vaccini.

I media controllati dal gruppo che sta ingegnerizzando l'intero ordine del giorno dell' "influenza suina" sta diffondendo notizie false per convincere la popolazione degli Stati Uniti a sottoporsi alle pericolose vaccinazioni.

I cittadini degli USA subiranno danni e lesioni sostanziali ed irreparabili se verranno obbligati a sottoporsi a questa vaccinazione [di efficacia] non provata senza il loro consenso secondo il Model State Emergency Health Powers Act, il Natonal Emergency Act, la National Security Presidential Directive/NSPD 51, la Homeland Security Presidential Directive/HSPD-20, e l'International Partnership on Avian and Pandemic Influenza.

La Burgermeister accusa coloro che sono menzionati nelle sue allegazioni di aver attuato e/o accelerato a partire dal 2008 negli USA l'implementazione di leggi e regolamentazioni ideate per togliere ai cittadini statunitensi i loro legittimi diritti costituzionali di rifiutare un'iniezione. Queste persone hanno creato disposizioni o hanno lasciato in essere disposizioni tali da rendere criminale il rifiuto di un'iniezione contro i virus pandemici. Hanno imposto altre sanzioni eccessive e crudeli come l'imprigionamento e/o la quarantena nei campi FEMA impedendo al tempo stesso ai cittadini americani di presentare domanda di risarcimento per lesioni o morte causati dalle iniezioni forzate. Questo viola le leggi che disciplinano la corruzione federale e l'abuso di ufficio, come pure [quelle] della costituzione e della Bill of Rights. Attraverso queste azioni, gli accusati citati hanno gettato le basi di un genocidio di massa.

Usando l' "influenza suina" come pretesto, gli accusati hanno prepianificato la strage della popolazione statunitense per mezzo della vaccinazione forzata. Hanno installato una rete estesa di campi di concentrazione FEMA nonché identificato siti per tumulazioni di massa, e sono stati coinvolti nell'ideazione e nell'attuazione di uno schema per consegnare il potere in tutta America ad un sindacato criminale internazionale che usa l'ONU e l'OMS come una facciata per coprire le attività criminali organizzate influenzate da un racket illegale, in violazione alle leggi che disciplinano il tradimento.

[La Burgermeister] accusa il complesso di società farmaceutiche di cui fanno parte la Baxter, la Novartis e la Sanofi Aventis di essere coinvolto in un programma di armi biologiche basato all'estero con un duplice scopo, finanziato dal predetto sindacato criminale e progettato per attuare stragi di massa e ridurre la popolazione mondiale di oltre 5 bilioni nei prossimi dieci anni.

Il loro piano è di spargere il terrore per giustificare l'atto di obbligare la gente a rinunciare ai propri diritti, e per costringerla a quarantene di massa nei campi FEMA.

Le case, le società e le fattorie, le terre di quelli che venissero uccisi saranno nelle mani di questo sindacato.

Eliminando la popolazione del Nordamerica, l'elite internazionale avrà accesso alle risorse naturali della regione quali l' acqua e le terre con giacimenti di petrolio non sviluppate.

Ed eliminando gli USA e la loro costituzione democratica includendoli in un'unione nordamericana, il gruppo criminale internazionale avrà il controllo totale del Nordamerica.

*I punti salienti del dossier completo*

Il dossier completo dell'azione del 10 giugno è un documento di 69 pagine che porta le prove per corroborare tutte le accuse.

Queste comprendono:

-un insieme di fatti che delineano linee temporali e fatti che stabiliscono la "causa probabile"[2] , definizioni e ruoli dell'ONU e dell'OMS, e la storia e gli incidenti dal momento dello scoppio dell' "influenza suina" nell'aprile del 2009.

-Le prove che i vaccini per l' "influenza suina" sono definiti come armi biologiche dalle agenzie governative e nelle regolamentazioni che classificano e limitano le vaccinazioni, e la paura dei paesi esteri che i vaccini contro l' "influenza suina" saranno usati per la guerra biologica.

-Le prove scientifiche che il virus dell' "influenza suina" è stato bioingegnerizzao in modo da sembrare come il virus influenzale spagnolo del 1918, con citazioni tratte da Swine Flu 2009 is Weaponized 1918 Spanish Flu di A. True Ott, Ph.D., N.D., e da una relazione della rivista Science Magazine di Dr. Jeffrey Taubenberger et. Al.

-La sequenza del genoma dell' "influenza suina".

-Le prove della deliberata messa in circolazione del virus dell' "influenza suina" in Messico.

-Le prove del coinvolgimento del presidente Obama che descrivono il suo viaggio in Messico che ha coinciso con il recente scoppio dell' "influenza suina" e con la morte di molti ufficiali che hanno partecipato al viaggio . Viene avanzata l'ipotesi che il presidente non sia mai stato sottoposto ai controlli per l' "influenza suina" perché era già stato vaccinato.

-Le prove in merito al ruolo della Baxter e dell'OMS nella produzione e messa in circolazione di materiale virale pandemico in Austria comprendono una dichiarazione di un funzionario della Baxter che asseriva che l'H5N1 distribuito per errore nella Repubblica Ceca è stato ricevuto da un centro di riferimento dell'OMS.
Questo comprende la descrizione di prove e allegazioni dalle accuse della Burgermeister presentate in Austria ad aprile che sono al momento in corso di indagine.

-Prove che la Baxter è un elemento di una rete segreta di armi biologiche.

-Prove che la Baxter ha deliberatamente contaminato il materiale vaccinico.

-Prove che la Novartis sta usando i vaccini come armi biologiche.

-Prove del ruolo dell'OMS nel programma di armi biologiche.

-Prove della manipolazione da parte dell'OMS dei dati della malattia per giustificare la dichiarazione della pandemia di livello 6 al fine di prendere il controllo degli USA.

-Prove del ruolo della FDA [Food and Drug Administration] nella copertura del programma di armi biologiche.

-Prove del ruolo del Canada's National Microbiology Lab nel programma di armi biologiche. Prove del coinvolgimento di scienziati che lavorano per il NIBSC nel Regno Unito [National Institute for Biological Standards and Control]e per il CDC

nella creazione dell' "influenza suina".

-Prove che le vaccinazioni hanno provocato l'influenza letale spagnola del 1918, tra cui il parere del Dott. Jerry Tennant che l'uso diffuso dell'aspirina durante l'inverno che è seguito alla fine della prima guerra mondiale potrebbe essere stato un fattore chiave che avrebbe contribuito all'anticipo della pandemia sopprimendo il sistema immunitario

ed abbassando la temperatura corporea, consentendo al virus influenzale di moltiplicarsi. Anche il Tamiflu e il Relenza abbassano la temperatura corporea, e ci si può pertanto aspettare che contribuiscano alla trasmissione della pandemia. Prove della manipolazione del contesto legale per consentire il genocidio con impunità.

-Questioni costituzionali: la legalità o l'illegalità di mettere a rischio la vita, la salute e il bene collettivo con le vaccinazioni di massa.

-La questione dell'immunità e del risarcimento come prova dell'intento di commettere un crimine.

-Prove dell'esistenza di un sindacato criminale corporativo internazionale.

-Prove dell'esistenza degli " Illuminati ".

-Prove dell'ordine del giorno di riduzione della popolazione degli Illuminati /Bilderberg e del loro coinvolgimento nell'ingegnerizzazione e messa in circolazione del virus dell' "influenza suina" artificiale.

-Prove che l'uso dell'influenza come arma è stato discusso durante l'incontro del gruppo Bilderberg ad Atene dal 14 al 17 maggio 2009, come parte del loro ordine del giorno di genocidio, compreso un elenco dei partecipanti che, secondo una dichiarazione fatta una volta da Pierre Trudeau, si considerano geneticamente superiori al resto dell'umanità.



*I media tengono gli Americani allo scuro sulla minaccia che incombe su di loro*

Jane Burgermeister ha la doppia nazionalità irlandese/austriaca ed ha scritto per la rivista Nature, per il British Medical Journal, e per American Project. È corrispondente europea del sito web Renewable Energy World. Ha scritto molto sul cambiamento climatico, la biotecnologia e l'ecologia.

Oltre alle accuse contro la Baxter AG e la Avir Green Hills Biotechnology di aprile che sono attualmente sottoposte a indagine, ha sporto denuncia contro l'OMS e la Baxter insieme ad altri riguardo al caso delle fiale di "influenza suina" destinate ad un laboratorio di ricerca che sono esplose in un affollato treno intercity in Svizzera.

A suo parere il controllo dei media da parte dell'elite dominante ha consentito al sindacato criminale mondiale di portare avanti indisturbato il suo ordine del giorno, mentre il resto della gente rimane allo scuro su quello che succede realmente. Le sue denunce sono un tentativo di aggirare il controllo mediatico e di portare alla luce la verità.

La sua maggiore preoccupazione è che "nonostante il fatto che la Baxter sia stata colta in flagrante vicina al provocare una pandemia, stanno andando anche loro avanti, insieme alle loro società farmaceutiche alleate, con la fornitura del vaccino per le pandemie". La Baxter si sta affrettando per far arrivare questo vaccino sul mercato a luglio.

NOTE:

[1] ndt via di somministrazione [2] ndt 'probable cause' o sussistenza probabile della causa

Barbara è una psicologa scolastica e autrice di libri di finanza personale, è guarita da un tumore al seno usando trattamenti "alternativi", è un'esistenzialista nata, studia la natura in tutti i suoi aspetti.

Traduzione a cura di MICAELA MARRI



www.newsfood.com/q/f0a8bb58/influenza-suina-ombre-sul-...
[Modificato da ®@ffstef@n 19/09/2009 21:30]
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23/09/2009 12:42
 
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FRANCIA - Infuenza A: un medico su due non si vaccina



Secondo un sondaggio IFOP pubblicato il 21 settembre 2009 dal "Quotidien du Médecin", solo il 42% dei medici di famiglia sarebbe disponibile a vaccinarsi contro l'influenza A. Una percentuale decisamente bassa per una categoria professionale indicata tra le piu' a rischio dal ministero della Sanita'. Stesse percentuali per gli infermieri: secondo una inchiesta dello specifico sindacato, solo il 26% e' disponibile a farsi vaccinare. Il fenomeno non e' solo francese, perche' secondo un'indagine del giornale di categoria "Nursing Times" dello scorso agosto, solo un terzo degli infermieri britannici sarebbe disposto a vaccinarsi. Stessi risultati ad Hong Kong, dove, secondo uno studio del "British Medical Journal" il 48% del personale medico rifiuterebbe il vaccino..



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A preoccupare i camici bianchi il fatto che il vaccino sia stato concepito secondo tecniche nuove delle quali si rivelerebbe necessario controllare gli effetti, come la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha più volte ammesso.
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ROMA / 22-09-2009

NUOVA INFLUENZA A, H1N1 / Altroconsumo, infuenza A H1N1. Risposte su come si trasmette influenza A H1N1

Nuova Influenza A H1N1 trasmissione virus: molte le domande dei cittadini su come si trasmette il virus dell'influenza A H1N1 - Il sito di Altroconsumo sta diffondendo utili ed interessanti informazioni sulla situazione attuale legata alla nuova influenza A H1N1.
Riportiamo un sunto di quanto relativo a 12 domande più ricorrenti.
Nonostante i giornali abbiamo dato enfasi alla notizia del "primo morto italiano", si ricorda che, purtroppo, anche la normale influenza di stagione provoca migliaia di morti ogni anno.
Cerchiamo di sciogliere ogni dubbio rispondendo alle domande più frequenti.

1. Che cos'è questa nuova influenza A(H1N1)?

L'influenza "suina", come fu battezzata inizialmente, è una malattia respiratoria acuta che si presenta con sintomi paragonabili a quelli della classica influenza stagionale, causata però da un nuovo virus influenzale del tipo A (H1N1).

2. Perché è stata definita "suina"?

L'appellativo "suina" deriva dall'origine del virus: è frutto dell'incrocio tra due ceppi di virus influenzali che infettano i maiali, due virus da tempo diffusi negli allevamenti.

3. Perché è stata definità pandemia?

Si ha una pandemia quando una nuova infezione riesce ad espandersi in più zone del mondo contemporaneamente, in tempi rapidi e diffusamente a livello delle singole aree, così come sta facendo il virus A H1N1.

4. Che differenza c'è tra la nuova influenza A e l'influenza stagionale?

In termini di vie di trasmissione, sintomi e trattamento non sembra esserci differenza tra le due influenze. La differenza sta nella probabilità di essere contagiati. L'influenza stagionale è data da virus influenzali che da tempo circolano nella popolazione, di cui l'uomo negli anni conserva parziale memoria immunologica, cioè capacità di difendersi (parziale, poiché il virus si ripresenta leggermente diverso ogni anno). L'infezione annuale quindi non sorprende tutta la popolazione, e proprio per questo il numero di malati e di decessi è contenuto.
La nuova influenza è causata invece da un virus nuovo, che la popolazione mondiale non ha mai dovuto affrontare, e contro cui non ha nessuna difesa immunitaria. Questo non vuol dire però che l'influenza sarà di sicuro più grave o più mortale, ma solo che un numero maggiore di persone potranno prendersela, un enorme problema per le risorse sanitarie e l'economia mondiale.

5. Come si trasmette?

La trasmissione da uomo a uomo avviene come per la classica influenza: si verifica per via aerea attraverso le micro-gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani ed oggetti contaminati dalle secrezioni respiratorie dei malati. Per questo una buona igiene delle mani e ed una maggiore accortezza nel non diffondere l'infezione (per es. coprendo bocca e naso non con le mani, ma con un fazzoletto in caso di starnuti e colpi di tosse) è essenziale nel limitare la diffusione dell'influenza.
Va ricordato che una persona adulta può trasmettere il virus dal giorno prima dell'inizio dei sintomi fino a tre/sette giorni dopo l'inizio della malattia.

6. Chi sono le persone più a rischio di complicazioni?

In questo momento, i dati disponibili indicano più a rischio di complicazioni i malati cronici, come persone con problemi cardiaci e respiratori, i grandi obesi, chi ha difese immunitarie compromesse da malattie o terapie, gli anziani, i bambini sotto i due anni e le donne in gravidanza.

7. Cosa fare per proteggersi?

Ci sono alcune semplici azioni che aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e quelle che si trasmettono per via aerea (come l'influenza). In particolare:
* lavare spesso le mani con acqua e sapone e in particolare dopo avere tossito o starnutito o dopo aver frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili è possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol;
* coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura;
* evitare di toccare occhi, naso e bocca prima di aver lavato le mani; i germi, e non soltanto quelli dell'influenza, entrano nel nostro organismo attraverso questi organi.

8. Quali sono i sintomi?

I sintomi che caratterizzano l'influenza A/H1N1 sono gli stessi della classica influenza stagionale, e sostanzialmente tre:
* febbre alta sopra i 38° C
* almeno uno di questi sintomi respiratori: raffreddore, dolore alla gola, tosse
* dolori importanti a muscoli e articolazioni.
Questa influenza è a volte accompagnata da disturbi gastro-intestinali.
Nel lattante invece è comune che l'infezione si manifesti con vomito e diarrea e solo eccezionalmente con febbre.

9. Cosa fare se si sospetta di avere contratto l'influenza A (ma anche la classica influenza stagionale)?

Se si ha il sospetto di essere malati, non bisogna recarsi in ambulatorio, né in farmacia, né in ospedale, ma contattare il proprio medico telefonicamente. Ci fornirà tutte le istruzioni del caso, sia per quanto riguarda le norme di comportamento da assumere che per quanto riguarda la terapia. L'influenza infatti, nella maggior parte dei casi, si conclude con la guarigione del paziente: il medico di famiglia, conoscendo bene lo stato di salute dei pazienti e quello dei familiari conviventi, è il riferimento da privilegiarsi per ogni tipo di necessità.
Se si è malati è essenziale rimanere a casa evitando i contatti non necessari con altre persone, non intraprendere viaggi, non recarsi al lavoro o a scuola, in modo da non diffondere il virus ad altre persone e da ridurre il rischio di complicazioni (si intende sovra-infezioni da parte di altri virus o batteri).

10. Come si cura?

Normalmente, in caso di influenza si fa ricorso soltanto a rimedi contro i sintomi. Oltre ai semplici ma efficaci rimedi casalinghi (assunzione di liquidi, riposo, umidificazione dell'aria…) il medico di famiglia potrà consigliare alcuni farmaci, generalmente antipiretici contro la febbre e antidolorifici per il mal di testa e i dolori articolari e muscolari.
Nel caso dell'influenza è assolutamente inutile ricorrere all'uso di antibiotici.
Sintomi come febbre e tosse sono assolutamente comuni nell'influenza, ed essendo causati da un virus e non da batteri, usare un antibiotico è insensato.

11. È utile assumere farmaci antivirali?

Il virus H1N1 è sensibile ai farmaci antivirali oseltamivir (Tamiflu, 36,80 euro) e zanamivir (Relenza, 32,60 euro), acquistabili in farmacia solo con ricetta medica, totalmente a carico del paziente.
Le migliori conoscenze oggi disponibili indicano però che l'unico beneficio dato da questi farmaci è la riduzione della durata dei sintomi, pari ad un giorno negli adulti sani e un giorno e mezzo nei bambini sani. Inoltre, l'efficacia e la sicurezza di questi farmaci non sono accertate in bambini inferiori ad un anno, donne in gravidanza e allattamento, anziani sopra i 65 anni, persone con malattie croniche (cardiache e respiratorie), bambini asmatici e persone con difese immunitarie compromesse.
Tenendo quindi conto che l'influenza per natura è una malattia che si risolve in pochi giorni, il vantaggio è decisamente modesto, a fronte di effetti indesiderati da non sottovalutare (nausea, vomito, insonnia, allucinazioni, irritabilità nei bambini) e del costo elevato per il paziente.

12. Che informazioni abbiamo attualmente sul vaccino?

Secondo il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali il vaccino contro il nuovo virus influenzale sarà disponibile dalla seconda metà di novembre 2009 ai primi mesi del 2010.
È difficile dire se il vaccino sarà utile o no, dipende da molti fattori. Prima di tutto dalla disponibilità di questo ultimo prima che compaia il picco di infezione, che attualmente è previsto in Italia per la seconda metà di dicembre. Ancora prima, dipenderà dall'efficacia che il vaccino dimostrerà negli studi clinici necessari alla sua approvazione. Su questo argomento, così come sulla sicurezza del vaccino, nulla può essere anticipato, poiché gli studi clinici sono attualmente in corso. L'unica informazione che abbiamo è che la metodica di preparazione del nuovo vaccino ricalcherà quella del vaccino influenzale stagionale che ogni anno arriva nelle farmacie.
Per quanto riguarda chi dovrà essere vaccinato, la decisione viene presa in base alle caratteristiche epidemiologiche dell'infezione (diffusione, gravità, fasce di popolazione colpite) ed all'esigenza di mantenere attivi i servizi pubblici, in particolare quelli sanitari.

Per ora comunque ci vuole molta cautela su questo argomento. Va però ricordato che il vaccino è comunque un grande business per le aziende farmaceutiche che lo produrranno. L'affare è enorme e bisognerà davvero vigilare perché gli interessi industriali non prevalgano su quelli della gente.

- Uno Notizie Roma -

FONTE




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23/09/2009 19:40
 
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Prima di riportare un altro articolo,
mi preme fare una domanda:

Se l'influenza H1N1 è preoccupante così come la descrivono i mass media e l OMS (pandemia),
PERCHE' NON AUTORIZZANO LA PRODUZIONE DI FARMACI GENERICI ?

Raffaele

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Mentre lo studioso australiano Adrian Gibbs, “padre” della molecola antivirale oseltamivir, ipotizza che il virus A/H1N1 sia stato creato per errore in laboratorio dalla manipolazione di alcune uova, noi abbiamo chiesto al dott.Luca Piretta, noto gastroenterologo, dietologo e medico di famiglia, di darci una sua opinione sull'uso degli antivirali Tamiflu (oseltamivir) e Relenza (zanamivir) per combattere il virus dell'influenza suina: vi è, infatti, chi sostiene che questi due medicinali sarebbero inutili per curare il virus A/H1N1 perchè potrebbero avere una qualche efficacia solo se assunti nelle prime 48 ore dal contagio e, comunque, questi principi attivi hanno molte
controindicazioni.

Ci dichiara il dott.Piretta: “L'influenza, cosiddetta suina, trasmessa dal virus influenzale di tipo A H1N1, sembra essere molto meno pericolosa di come è sembrato all'inizio. Il pericolo era apparso evidente per la novità rappresentata dalla trasmissione inter-umana di un'infezione iniziata tra due specie diverse (suino-uomo) e successivamente, per probabile mutazione, diventata di trasmissione intra-specie (da uomo a uomo).

Questa mutazione apriva degli scenari potenzialmente gravi e imprevedibili, il che associato alla maggiore incidenza di mortalità nel paese di origine (Messico) rispetto ad una influenza comune, aveva posto le basi per una condizione di allarme.

Il tempo ha invece rivelato che la diffusione e la pericolosità di questa infezione erano molto contenute.

Infatti, sebbene il tasso di mortalità iniziale in Messico fosse elevato, i successivi casi osservati (peraltro molto contenuti, solo 200 in Europa, e meno di 10 in Italia fino al momento attuale) si sono rivelati con bassa virulenza (il che spiega anche la bassa diffusione del virus rispetto alle comuni epidemie influenzali stagionali) e scarsa incidenza di complicanze.

Di conseguenza, ritengo decisamente inutile l'impiego di farmaci antivirali su larga scala.

Sono da impiegare solo nei casi dimostrati e, a scopo precauzionale, nei loro contatti.

In ogni caso non ha nessun senso spingere l'utilizzo degli antivirali entro le 48 ore pena la mancata efficacia degli stessi”.


Chiediamo al dott. Piretta anche quale dovrebbe essere, secondo lui, il ruolo dei media nel fornire informazioni sulla vicenda dell'influenza suina.

Ci risponde affermando: “Il ruolo dei media è fondamentale in queste circostanze. Sarebbe estremamente responsabile se i mezzi di comunicazione parlassero il meno possibile di questa influenza in assenza di notizie diverse da quelle di cui si è in possesso (e che, contrariamente ai toni utilizzati, sono estremamente tranquillizzanti almeno fino a questo momento).

Aprire dibattiti su televisione e giornali in modo sensazionalistico non fa altro che indurre il cittadino a temere conseguenze disastrose che lo portano a comportamenti molto più gravi del rischio in sé dell'infezione virale.

Mi riferisco ai potenziali effetti collaterali dei farmaci antivirali.

Non sono farmaci particolarmente rischiosi, ma come tutti i farmaci possono determinare effetti collaterali anche gravi.

Quante più persone vengono indotte a farne uso più aumenta statisticamente il rischio che qualche individuo possa soffrire di tali effetti nocivi.

Allo stesso tempo bisogna diffidare da chi approfitta di queste vicende per diffondere messaggi ideologici rivolti a demonizzare le case farmaceutiche e i governi di certi paesi come fossero demoni che inseguendo il profitto creano situazioni di panico per vendere i farmaci, magari non utilizzati in precedenti epidemie.

Chi sposa e diffonde queste opinioni e più pernicioso del virus H1N1, e non potrà mai acquistare nessun tipo di farmaco perchè in questo modo potrebbe arricchire qualche magnate senza scrupoli.

Così facendo, sicuramente fallirebbero le case farmaceutiche e i 'perfidi' industriali, ma è altrettanto vero che non guarirebbero i malati dalle malattie di cui sono affetti.

E' normale che ci sia chi si arricchisce con la vendita dei farmaci (come lo fa chi vende qualunque altro prodotto) e se così non fosse nessuno li fabbricherebbe, né farebbe ricerca per studiare nuove sostanze.

Questo non deve però automaticamente dar origine a un pensiero di dolo. Secondo me chi sostiene questo modo di pensare è abituato a comportarsi con dolo nella propria attività compresa quella di fare giornalismo 'terrorista' ritenendosi portatore di verità e unico depositario di segreti e complotti contro l'umanità. Sono lieto di constatare che Italiasalute.it ha svolto benissimo la sua missione informativa non uniformandosi ai comportamenti assai discutibili di altri media”.

Oltre al contenimento dell'infezione e alla guarigione dei pazienti contagiati, che cosa si auspica, dott.Piretta?

“Spero che il buon senso trionfi e che questa vicenda, con il tempo, si presenti agli occhi dell'opinione pubblica con la sua vera identità quando, esattamente come accadde con l'influenza aviaria, scemerà l'interesse morboso dei media alla ricerca di notizie sensazionalistiche”.

Intervista realizzata con il Dott.Luca Piretta
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dottore Magistrale in Scienza della Nutrizione Umana
Sapienza, Università di Roma
e-mail: pirets@tiscali.it





Il dott.Domenico Mesiano ci ha inviato il seguente testo come approfondimento sul virus A/H1N1responsabile dell'influenza suina e noi lo pubblichiamo volentieri qui di seguito a beneficio dei nostri lettori:

“L'influenza suina è diventata uno dei maggiori argomenti utilizzati dai media, a vari livelli e sicuramente sta incidendo sullo stato d' ansia che oramai caratterizza la nostra quotidianità”.
“Ma per gli scienziati (in particolar modo i virologi) che cosa rappresenta questa patologia e quindi questo virus? E' un nuovo virus, un virus che si è modificato?”


“Recentemente, il 16/07/09 la prestigiosa rivista medico-scientifica “New England Journal of Medicine” ha pubblicato un resoconto su tale problematica, scritto da vari autori americani tra cui il famoso Prof. A.S. Fauci (direttore del “National institute of Allergy and infectious disease” e uno degl' autori del famoso testo universitario di medicina interna “Harrison” considerata la “Bibbia” dei medici)”.

“Tali autori asseriscono che l'attuale virus della nuova influenza A (H1N1) deriverebbe da due differenti virus suini, di cui uno discendente (come informazione genetica, si intende) dal virus influenzale umano H1N1 del 1918”.

“Il virus influenzale umano del 1918 ha contribuito per 50 anni a fornire continuamente i geni, a “nuovi” virus influenzali, contribuendo ad instaurare nuove epidemie e pandemie (si calcolano altre 11 epidemie precedenti a quella del 2009; dal 1530 dopo Cristo se ne aggiungono altre 20)”.

“Una caratteristica dei virus influenzali è la loro plasticità, per motivi genetici e molecolari, ossia capacità di adattarsi biologicamente e svolgere azioni patogene su specie animali diverse da quella originaria. Per questo motivo, un virus come quello messicano, di origine suina, si è modificato adattandosi alla specie umana.

Quindi l'odierno virus influenzale suino, di cui tanto si parla, è un discendente di quarta generazione del virus del 1918.

Potremmo dire che in realtà si dovrebbe parlare di “era pandemica” che dura da circa 91 anni (da quel lontano 1918)”.

“Vi sono evidenze che tale “era” sembrerebbe agli sgoccioli, poiché la severità dell'influenza appare diminuita e ciò sarebbe un riflesso dell'evoluzione virale che porterebbe ad una maggiore trasmissibilità e contemporaneamente ad una minore patogenicità (capacità che ha il virus di danneggiare il proprio ospite, in altri termini il tasso di mortalità che riesce a provocare)”.


“Sicuramente non bisogna abbassare la guardia ed è giusto che i vari organi che si occupano di sicurezza sanitaria facciano il loro dovere. Il “giudizio clinico” è un fattore importante per stabilire se trattare o meno un paziente.

Per il momento non bisogna allarmarsi poiché i circa 1000 morti, nel mondo, dell'influenza suina attuale sono poca cosa rispetto a circa 13000 morti dell'influenza stagionale accertati solo negli Stati Uniti l' anno scorso; infatti l' influenza da virus A (H1N1) si comporta come una malattia respiratoria acuta auto-limitante”.


“Le raccomandazioni prodotte da CDC di Atlanta e dall' EDC di Stoccolma hanno indicato il corretto utilizzo di agenti anti-virali per il trattamento e la profilassi per tale infezione.

In Italia è da pochi giorni uscita una circolare del Ministero della Sanità (scritta presso il dipartimento della prevenzione e della comunicazione) indirizzata agli Assessorati alla Sanità di tutte le regioni, con oggetto l'aggiornamento delle indicazioni relative all'impiego dei farmaci antivirali per l' influenza, in attesa del nuovo vaccino che uscirà prossimamente”.

“Da quanto esposto tale malattia febbrile non complicata non richiede il trattamento antivirale, a meno che il paziente non sia a rischio di sviluppare complicanze che possano rendere grave il quadro clinico.

Il Ministero della Salute raccomanda fortemente i sanitari nell'utilizzare gli antivirali nel caso si presentino i seguenti indicatori di gravità:

1) ipossia (anche con radiografia del torace negativa),
2) Shock ipotensivo,
3) alterazioni del sensorio.


Inoltre il trattamento è raccomandato in tali condizioni:

 Gravidanza o donne in allattamento.
 Asma in trattamento.
 Obesi con indice di massa corporea (BMI-Body mass index) superiore a 30”.



“Per le altre categorie a rischio nella circolare non si utilizza il verbo “raccomandare” ma quello di “deve essere considerato” l'utilizzo di antivirali nel caso di:

bambini di età inferiore a 2 anni,
persone affette da malattie croniche polmonari,
cardiovascolari (esclusa l'ipertensione),
renali,
epatiche,
ematologiche,
neurologiche,
neuromuscolari,
diabete ed infezione HIV”.

“Tali indicazioni possono apparire ad un profano di scarsa rilevanza, ma nel corso dello sviluppo di tale pandemia, un uso improprio di tali farmaci potrebbe comportare il consumo delle scorte disponibili ed indurre resistenze nei ceppi virali”.


italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=10074
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02/10/2009 11:23
 
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Breaking News (28-04-09 h17:23) »

Tamiflu reloaded



Gli antivirali suggeriti ufficialmente dal Center for Disease Control per il protocollo del trattamento dei casi sospetti di Influenza Suina (1) sono due:
Zanamivir: E’ un inibitore della Neuroamminidasi usato nel trattamento e nella profilassi dell’influenza di tipo A e B. Commercializzato attualmente dalla GlaxoSmithKline sotto il nome Commerciale di “Relenza”. Relenza è L’UNICO tipo di Zanamivir (in pratica esiste solo questo farmaco di questo tipo in commercio). Nel 1999 la Food and Drug Administration (FDA) con 13 voti contrary e 4 a favore bocciò il Relenza a causa dei pochi dati prodotti sull’efficacia e di preoccupazioni legate alla sicurezza del farmaco. L’approvazione avvenne comunque più tardi nel 1999.

Essendosi rivelato più efficace del suo concorrente principale, il Tamiflu, nell’Agosto del 2006 la Germania annunciò che avrebbe acquistato 1,7 milioni di dosi di Relenza per prepararsi all’arrivo dell’influenza aviaria.

La somministrazione orale in pastiglie del Relenza non è così efficace come quella del Tamiflu e quindi viene commercializzato insieme ad un inalatore per l’assunzione per via aerea
(2).
La scomodità della procedura non lo ha reso molto popolare rispetto al suo concorrente diretto. Il vantaggio che mantiene è che non sembra indurre ceppi resistenti rispetto al Tamiflu che ha una resistenza indotta del 18% circa.

A causa di gravi effetti tossici legati a Psicosi e Allucinazioni (3) la FDA non lo ha approvato per l’uso su bambini di età inferiore a 7 anni e per pazienti con malattie croniche dell’apparato respiratorio come l’asma (4).


Oseltamivir: è un altro inbitore delle Neuroamminidasi commercializzato dalla casa farmaceutica Hoffmann-La Roche (Roche) sotto il nome di Tamiflu.

E’ stato il farmaco di elezione per il trattamento dell’influenza aviaria.

La Roche stima che 50 MILIONI di persone nel mondo siano state trattate con questo farmaco. Nel novembre 2005 il presidente George W. Bush ha richiesto al congresso 7,1 miliardi di dollari per prepararsi ad una pandemia influenzale di cui 1,4 miliardi per l’acquisto di farmaci antivirali nonostante la sua efficacia per il trattamento dell’Aviaria risultò perlomeno controversa.

Avendo seguito esattamente il protocollo consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità su 41 vittime dell’influenza da ceppo H5N1 (ben il 19% di tutti I casi riportati di aviaria nell’uomo) il dottor Nguyen Tuong Van direttore del centro di terapia intensive per le malattie tropicali ad Hanoi in Vietnam ha concluso che il Tamiflu, il farmaco più acquistato dai governi di tutto il mondo per combattere la pandemia di aviaria, risultava testualmente, “USELESS” (inutile) (5).

Inoltre uno degli articoli proposto come evidenza scientifica per l’uso del Tamiflu nel trattamento dell’aviaria nei bambini, si basa sull’esperienza e sui dati recuperati da UN SOLO paziente (6).



Anche questo farmaco, come il Relenza, sembra indurre effetti collaterali neuroligici. Secondo il ministro della salute Giapponese, tra il 2004 e il 2007 almeno 15 persone di età tra i 10 e i 19 anni si sono ferrite o uccise in seguito all’assunzione di oseltamivir. Un ragazzo di 17 si è buttato sotto un camion. In totale I casi riportati di comportamento anormale legato al Tamiflu ammontano a 128 di cui la maggiorparte in adolescenti (7).


La Roche comunque sostiene che l’influenza di per se possa essere la causa dei problemi psicologici. Nel dicembre del 2008 (qualche mese fa!) un rapporto Center for Disease Control (lo stesso che ha dato l’allarme febbre suina e che ha proposto il protocollo ufficiale per il suo trattamento) affermava che il Tamiflu POTREBBE NON ESSERE PIU’ IN GRADO di trattare l’Influenza di tipo A a causa dello sviluppo di un ceppo resistente al farmaco, e ai medici venne consigliato di prescrivere altri farmaci qualora il tamiflu si dimostrasse non efficace (8).

Tali notizie legate alla reale efficacia e alle controversie sull’utilizzo di questi due farmaci non sembrano influire sulla scelta del CdC. Quest’ultimo addirittura ne consiglia l’utilizzo nei casi confermati, probabili e anche solo sospetti (1). Nonchè, a scopo preventivo, l’assunzione anche a chi NON HA SINTOMI come chemioprofilassi nei parenti amici, o anche solo compagni di classe di casi confermati, probabili e anche solo sospetti.

Risultato? Milioni di persone sottoposte ad un trattamento terapeutico di dubbia efficacia, preventivo, senza attendere neanche la conferma della presenza del virus (casi “sospetti”).

In seguito alle preoccupazioni sulla reale efficacia del Tamiflu le sue vendite sono crollate del 62% dal 2006 al 2007 e le vendite di Relenza del 7% nello stesso periodo.

La GlaxoSmithKline riportava mercoledì scorso 22 Aprile (proprio un giorno pima dell’allarme “febbre suina”) una perdita secca nei guadagni del 37% solo nel primo quarto di questo anno. (9)


La Roche non riporta le informazioni sul quadrimestre nel report del 16 Aprile scorso. In ogni caso nel Financial Report del febbraio 2009 (10) la Roche mostrava una perdita nei guadagni del 2008 del 5% e delle vendite del settore farmaceuitico del 2%. Chi tirava giù la media era proprio il Tamiflu, i cui guadagni associati sono precipitati da 1,9 miliardi di dollari nel 2007 a 577,7 milioni nel 2008 ( -60% circa!).

La GlaxoSmithKline PLC (ADS) (GSK) del Relenza è passata da quasi 50 dollari ad azione a meno di 30 nell’ultimo anno. Stava scendendo sotto I 29 giovedì scorso quando la provvidenziale influenza suina (Swine-Flu) l’ha riportata sopra I 32 in meno di un giorno (11). La Roche Holding AG (RHO) è scesa nell’ultimo anno da 130 dollari a circa 100. Giovedì scorso valeva meno di 95. In 2 giorni il valore per azione è passato a più di 105$ (12).

Fonti:

1.(http://www.cdc.gov/swineflu/recommendations.htm)
2.(http://www.relenza.com/inhaler-step-by-step.html)
3.(http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aLsapqrThA.c&refer=home)
4.(http://www.worstpills.org/results.cfm?drug_id=724&drugfamily_id=0&disease_id=0&druginduced_id=0&keyword_id=0&x=57&y=18)
5.(http://www.worldnetdaily.com/news/article.asp?ARTICLE_ID=47725)
6.(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15702046?dopt=Abstract)
7.(http://www.forbes.com/feeds/afx/2007/04/05/afx3585482.html)
8.(http://www.physorg.com/news148968276.html)
9.(http://www.contractpharma.com/news/2009/04/22/financial_report%3a_glaxosmithkline_1q)
10.(http://www.contractpharma.com/news/2009/02/04/financial_report%3a_roche_fy08)
11.http://online.wsj.com/public/quotes/main.html?symbol=GSK&type=usstock%20usfund&mod=DNH_S)
12.(http://online.wsj.com/public/quotes/main.html?symbol=RHO&type=dexetra&mod=DNH_S)
 
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02/10/2009 11:35
 
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CHI CI GUADAGNA DIETRO IL VIRUS AH1N1 ? - LO SCANDALO TAMIFLU.

[OMISSIS]


I “signori” del Tamiflu


Nel bel mezzo della crisi economica mondiale, i produttori degli antivirali Roche (Tamiflu) e GlaxoSmithKline (Relenza) hanno visto non solo moltiplicarsi le loro vendite, ma le loro azioni alzarsi in Borsa rispettivamente del 7% e del 5% dall’inizio della diffusione dell’influenza suina, per un valore complessivo di circa 8.800 milioni di euro.
 

Seguiamo la storia del Tamiflu. L’antivirale fu inventato dalla Gilead Science Inc. ed è stato raccomandato dall’OMS come trattamento anche per la precedente Influenza Aviaria. Il presidente della Gilead, che avrebbe poi ceduto il brevetto alla multinazionale svizzera Roche era, dal dicembre 1997 fino al 2001, Donald Rumsfeld che, dopo aver dato le dimissioni per assumere la direzione del Pentagono sotto l’amministrazione di George Bush, ha conservato il suo pacchetto azionario della società e detiene tuttora azioni della Gilead per un importo valutato tra 5 e 25 MILIONI di dollari.

Roche continua a pagare a Gilead il 22% dei profitti derivanti dalla vendita del Tamiflu.

Tra l'altro, in soli sei mesi della campagna terroristica dei mezzi di informazione sulla cosiddetta emergenza Aviaria le vendite del Tamiflu sono schizzate facendo guadagnare a Rumsefeld un ulteriore MILIONE di dollari.
Oggi il prezzo di una confezione di Tamiflu è di circa 40 dollari. Il maggior acquirente del medicinale è l’esercito statunitense, dopo che proprio Rumsfeld ha imposto la somministrazione obbligatoria del Tamiflu alle truppe nord-americane. Gli altri governi del mondo occidentale si stanno attrezzando e comprano ingenti quantità dell’antivirale. Da non sottovalutare che Donald Rumsfeld detiene anche i diritti dell'Aspartame, un neurotossico di cui è provato che provoca il cancro e che è contenuto in oltre 9.000 prodotti di largo consumo (dolcificanti, prodotti dietetici, yogurt, dolciumi, bevande ed altro).



Fonti:
http://spocchioxocchio.blog.com/
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o15490
http://money.cnn.com/2005/10/31/news/newsmakers/fortune_rumsfeld/?cnn=yes
http://www.rense.com/general67/rum.htm
http://www.rense.com/general33/legal.htm
http://www.newswithviews.com/NWVexclusive/exclusive15.htm
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02/10/2009 13:09
 
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E' inutile dire che, le notizie sul vaccino, sono discordanti e si prestano a molte interpretazioni.

Anche se i "vaccini" sono stati "testati" e le informazioni date dai responsabili sembrano rassicuranti, restano ancora degli "interrogativi" legati all'efficacia, alla necessità reale e al "pericolo di pandemia" di questa influenza che ha fatto il "giro del mondo".

Fino ad ora, in Italia, tutto questo "allarmismo" non sembra giustificato, ma le cose possono "precipitare" da un momento all'altro e creare forti "disagi" per un buon controllo sanitario.

E' certo, secondo le indicazioni di alcune banche d'affari per l´industria farmaceutica, che il vaccino è un affare da 10 miliardi di dollari. Questo non è un dato "trascurabile".

Ieri, in ospedale, dove sono andato per una visita di controllo, alcuni medici a cui ho chiesto il loro parere, mi hanno confermato un un giudizio favorevole sul fatto di sottoporsi al vaccino, specie per chi ha dei bambini.

Credo, come in tutte le cose, che vada usato il buon senso e che ci si deve informare il più possibile con le persone, in questo caso medici, di cui abbiamo fiducia. Poi, possiamo decidere il da farsi.

Saluti
Pino Lupo
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02/10/2009 13:24
 
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Pandemia di lucro 

Che interessi economici si muovono dietro l'influenza suina?  

Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria, i notiziari di questo non parlano.

Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi.
I notiziari di questo non parlano... polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno. I notiziari di questo non parlano... ma quando comparve la famosa influenza dei polli... i notiziari mondiali si inondarono di notizie... un'epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia! Non si parlava d'altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni... 25 morti l'anno!!  

L'influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo. Mezzo milione contro 25. E quindi perché un così grande scandalo con l'influenza dei polli?

Perché dietro questi polli c'era un "grande gallo". 
 

La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.

Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.

Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell'influenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.

E allora viene da chiedersi: se dietro l'influenza dei polli c'era un grande gallo,non sarà che dietro l'influenza suina ci sia un
"grande porco?".


L'impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu.
Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l'Iraq... Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani... felici per la nuova vendita milionaria. La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute...

Se l'influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se la Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e
autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?


Diffondi questo messaggio come se si trattasse di un vaccino perché più persone possibili conoscano la realtà di questa “pademia”.
 

Dr. Carlos Alberto Morales Paità 
[Modificato da ®@ffstef@n 02/10/2009 13:29]
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03/10/2009 14:09
 
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SE L'ARTICOLO, DI SEGUITO, CORRISPONDE AL VERO...
PERMETTETEMI DI DIRE:

"SIAMO GOVERNATI DA UNA MASSA DI PORCI"

Raffaele


Influenza 'A': milioni infettati, poche centinaia gravi


Il Ministero della Salute stima che i casi gravi di influenza 'A', che possano eventualmente condurre alla morte, saranno "poche centinaia alla fine dell'epidemia".


Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, intervistato da Maurizio Belpietro a Mattino Cinque.


"Ci sono pochissimi, rarissimi casi" in cui si verifica un "eccesso di immunità", "sono soggetti giovani che sviluppano una tempesta di citochine - ha spiegato Fazio - sono casi molto rari, ci attendiamo che possano essere poche centinaia nel nostro paese alla fine dell'epidemia, a fronte di milioni di infettati".
Situazioni "molte rare" - ha aggiunto - per le quali si sta valutando un "progetto articolato su tutta la nazione di centri di riferimento per gestire le polmoniti primarie virali".

Fazio ha ribadito che "questa influenza di per sè non è pericolosa, è pericolosa in quanto ogni infezione virale intercorrente può essere pericolosa per le persone a rischio", cioè con gravi malattie croniche, "soggetti per così dire malandati per cui basta una qualsiasi infezione virale a creare un tracollo".
"Non c'è alcun motivo da allarmarsi - ha sottolineato - in quanto abbiamo la situazione sotto controllo".

Risponendo a una domanda di Belpietro, Fazio ha ribadito che lui stesso si vaccinerà "per l'influenza stagionale, non per la pandemica".


"Vaccinerermo i bambini e i giovani che vanno a scuola - ha spiegato - non perchè temiamo per la loro salute ma per stroncare definitivamente l'epidemia ed evitare che continui a circolare ed avere un altro picco l'anno prossimo".

I
nutile poi che i cittadini si rechino in farmacie perchè queste non hanno il vaccino.

"
Attualmente il motivo per cui tutti i paesi europei hanno deciso di non dare il vaccino in questa fase, di non metterlo in circolazione - ha precisato - è per lasciare delle quote di vaccino per il Terzo Mondo, perchè vanno fatte delle strategie vaccinali tali che arrivino all'eradicazione dell'epidemia nel paese.

Noi abbiamo preso la decisione di vaccinare il 40% perchè i dati epidemiologici ci dicono che così si eradica l'epidemia nè più che meno che se si vaccina il 60 o il 70%
".


Infine Fazio ha riconosciuto che in Italia c'è un eccesso di allarme: "Nella stampa straniera vedo meno allarmismo: questo fa parte anche della natura del paese dove c'è un forte senso individuale, fa parte della natura degli italiani".

AGI Salute

Data pubblicazione 01/10/2009 0.00.00Data ultima modifica 01/10/2009 16.03.00



FONTE

[Modificato da ®@ffstef@n 03/10/2009 14:17]
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Raffaele, quello che hai pubblicato, riportando articoli significativi, è stato un lavoro di informazione notevole.

E' difficile credere, a questo punto, che sia disinteressata questa "vaccinazione di massa".

C'è molto materiale su cui riflettere.

La scelta, adesso, dipende da ognuno di noi, secondo la propria opinione, sperando che sia la SCELTA MIGLIORE!

Pino Lupo

[SM=g1380307]




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03/10/2009 23:03
 
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Carissimo Pino
Tu più di altri sai il perchè ho a cuore queste ricerche e informazioni e sai anche che se qualcuno pensa e spera di speculare sulla salute di CHI TI STA ACCANTO, io sono prontissimo a fare giustizia...e ti assicuro che non è quella che mi vogliono imporre i porci politici (complici e corroti per il vile denaro) ma è quella che richiede l'occhio per occhio o meglio vita per vita

quindi diano l'esempio e........pubblicamente si vaccinassero prima loro e le loro famiglie.

Questa paura del terrore, prima o poi, esigerà da parte di tutti, le mie stesse opinioni e impressioni...o forse convincimenti

n.b.
La mia è la terra dei briganti sulla quale questa mattina, ha messo piede anche il presidente della repubblica.
Non ci faccia ritornare al passato poichè la voglia è tanta.

Ordunque evitiamo,
altrimenti al bossi "secessionista" gli facciamo venire anche il ballo di San Vito
[Modificato da ®@ffstef@n 03/10/2009 23:15]
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10/10/2009 17:04
 
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FAZIO, NOSTRE MISURE
HANNO RITARDATO PANDEMIA

 
(AGI) - Roma, 30 set. -

"Le misure messe in atto in Italia hanno consentito di ritardare di almeno un mese, rispetto alle proiezioni, l'arrivo della pandemia"

Lo ha sottolineato il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio, intervenuto a un'audizione in commissione Sanita' al Senato.

La nuova influenza, ha ribadito Fazio, anche sulla base di quanto accaduto nell'emisfero australe "non desta allo stato attuale particolare preoccupazione: siamo ottimisti, e riteniamo che ci sara' un andamento mite, con sintomi analoghi o probabilmente piu' lievi di quella stagionale". Tuttavia oltre ai soggetti a rischio, "per i quali una qualsiasi malattia virale puo' causare un tracollo, e che verranno vaccinati per primi", anche soggetti sani potranno in alcuni casi avere un decorso piu' grave: per questo casi "che stimiamo in qualche centinaio in Italia - ha annunciato Fazio - stiamo emanando oggi una circolare che oltre all'obbligo di segnalazione indica misure piu' precise per il riconoscimento precoce e la gestione ottimale delle forme gravi di influenza A".

Un'altra circolare, sul coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta nelle strategie per contenere la pandemia, e una nuova ordinanza sui vaccini "che terra' conto del parere del Css", arriveranno invece entro la settimana.

FONTE


         sig sig - Vice ministro Fazio...  mi dice quali sono state queste misure che lor signorotti avrebbero messo in atto per ritardare la pandemia ?

Vuoi vedere che è stato respinto grazie allo scudo ?
-quello fiscale ...intendo !!!        

                

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